Epoca Romana

Compaiono i primi segni di civiltà nella valle del Monte Cifalco.

I secolo d.C.

Partizione di Casinum

Dopo aver finalmente sconfitto i Sanniti sulle sponde del Rapido nel 293 a.C., i Romani occuparono definitivamente la valle del Cassinate fondando nel 272 a.C. la città di Casinum1, la quale raggiunse il periodo più florido nel I secolo d.C.. In quel periodo venne istituito nella valle del Monte Cifalco il Pagus Vallis Luci, una ripartizione territoriale posta oltre i confini di Casinum che, a differenza dei municipia o delle colonie romane, non aveva diritti civili2-3. Al suo interno vi erano diversi vici, ovvero aggregati di case e terreni. In uno di questi risiedeva il Magister, appartenente al patriziato romano, che svolgeva il ruolo di amministratore2-4.

Foto: Acquasantiera della Chiesa di Valleluce, composta da frammenti marmorei di epoca romana.

I secolo d.C.

Pagus Vallis Luci

Il Pagus Vallis Luci fu contraddistinto dalla presenza del lucus, il bosco sacro dedicato alle divinità pagane nel quale i Romani celebravano feste e offrivano sacrifici5. Fu ritrovata infatti a Valleluce un grande blocco di pietra che si pensa fosse parte di un’ara sacrificale. Si ritiene anche che nello stesso secolo, lo scrittore di tragedie e console suffectus Publio Pomponio Secondo6, assieme alla sua gens, abbia fatto costruire la sua villa nel Pagus Vallis Luci7, come sembra testimoniare l’epigrafe romana situata in Via Cifalco8. Tra gli altri reperti che in passato sono stati riportati alla luce, ci sono anche: un tronco di colonna in granito, un capitello, un’anfora e due monete. Una di queste, rinvenuta negli scavi dell’attuale Piazza San Nilo, risale al II secolo d.C. e su di essa vi è raffigurata l’effige di Faustina Minore.

Foto: Epigrafe romana di Via Cifalco.